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Cooperativa Gatti – Sesto San Giovanni, 1996 – Riccardo Rocco Architetto

Cooperativa Gatti – Sesto San Giovanni, 1996

Centro sportivo Falk
Riqualificazione e nuova edificazione

Un parco storico all’interno delle aree industriali falck è stato adibito nel tempo a luogo di svago, prima per i lavoratori dell’azienda e poi per la cittadinanza. Il progetto di riqualificazione ha ridisegnato una fisionomia unitaria del centro sportivo, superando la stratificazione infelice delle strutture sportive costruite negli anni.
Il progetto di massima costituiva elemento essenziale della candidatura con la quale il committente si aggiudicò l’incarico della gestione dei centri, in occasione della gara pubblica d’appalto bandita dal Comune di Sesto nel 1997.
L’orientamento del committente e, di conseguenza, l’obiettivo del progetto, era quello di valorizzare il luogo nella valenza di area verde pubblica, aperta ad una frequentazione ampia e non ristretta ai soli praticanti sportivi. Questo anche per recuperare l’intrinseca valenza urbana del parco, situato nel cuore degli stabilimenti Falck dei quali in origine faceva parte.
La sistemazione degli spazi a verde è stata quindi condotta con l’obiettivo di incrementare la doppia anima del luogo: impianto per attività prettamente sportive e area verde significativa nel tessuto cittadino.
Per quanto riguarda il costruito l’intervento comprende la ristrutturazione di tutti i manufatti esistenti, il rifacimento delle reti tecnologiche, la costruzione di nuovi edifici destinati non solo alle funzioni di servizio alle attività sportive, ma anche all’incontro e al ristoro, la  realizzazione di nuovi campi da gioco e di un bocciodromo coperto.
Il brief di progetto richiedeva interventi il più possibile semplici, avendo a disposizione un budget estremamente limitato.
Nonostante questo, la proposta progettuale è stata formulata nell’intento di ottenere, oltre ai requisiti funzionali richiesti, un risultato portatore di una qualità formale unitaria e significativa. Nello specifico l’immagine dei nuovi edifici e di quelli recuperati intende instaurare un rapporto di tensione tra gli elementi naturali del parco e la presenza puntiforme del costruito. L’uso del legno tra i materiali di costruzione principali si pone da un lato nell’ottica di questo rapporto, dall’altro costituisce una sperimentazione tecnologica inusuale nelle consuetudini della produzione edilizia italiana, così come l’uso dei colori forti come principale caratterizzazione delle volumetrie del costruito intende creare una sorta riferimento visuale per muoversi all’interno del verde.
Una parte degli interventi previsti nel progetto iniziale non è stata realizzata.