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Edificio residenziale – Lisbona, 2020 – Riccardo Rocco Architetto

Edificio residenziale – Lisbona, 2020

Concorso di idee

con studio Bunch
L’area di progetto è collocata all’interno di un tessuto che presenta vaste aree inedificate alternate ad altre occupate da impianti, edifici istituzionali, ospedale e a zone in cui i programmi urbanistici sono ben chiari, anche se inevitabilmente datati.
L’analisi del contesto urbano in cui si inserisce il progetto, presenta un tessuto caratterizzato da edifici in linea, questo andamento viene negato e interrotto dal confine del lotto dell’Ospedale, che taglia diagonalmente la maglia. Viene così a determinarsi un lotto a forma di triangolo rettangolo, la cui simmetria lungo i cateti è accentuata dalla realizzazione della nuova strada di collegamento con l’ospedale.
Proprio a ribadire questo orientamento, che trova nel vertice del triangolo il punto di contatto con il resto del quartiere, abbiamo disegnato con un andamento semicircolare l’area di insediamento degli edifici.
Il lotto oggetto dell’edificio, si pone così come un elemento isolato, non tanto perché non sia in relazione con il tessuto urbano circostante, quanto perché la sua posizione, si costituisce come una testata, a suo modo monumentale, dell’intero sistema: da questa considerazione è nata l’esigenza di realizzare, pur restando alla scala del progetto e del programma, una sorta di landmark che donasse riconoscibilità all’intero insediamento.
L’edificio si appoggia su un basamento pedonale, con lo scopo di generare uno spazio pubblico baricentrico all’intero quartiere, che si costituisce come una cerniera per la distribuzione degli alloggi del nuovo edificio di progetto permettendo una modulazione degli spazi, dalla strada agli accessi, che cerca di riprodurre la complessità della strada tradizionale portoghese, dei passaggi, delle terrazze dove gli abitanti possono incontrarsi e scambiare quattro chiacchiere.
Tra i volumi residenziali del piano terra e quelli dei piani superiori, si inserisce un vuoto a pilotis che premette di dotare l’edificio di spazi comuni privati, separati dalla strada e dallo spazio pubblico, ma in stretta relazione (fisica e visiva) con esso: spazi di ritrovo per i bambini e gli anziani, così come spazi per servizi comuni quali le lavanderie, i locali di ricreazione e di incontro. Questo livello, generalmente coperto e aperto sui lati, presenta alcune porzioni di muro che ‘proteggono’ lo spazio aperto e lo caratterizzano, ospitando occasionalmente murales o interventi artistici. Questa scelta progettuale permette anche di conferire all’edificio una dimensione maggiore della sua volumetria reale, pur mantenendo i rapporti dimensionali dell’edilizia circostante.
L’andamento semicircolare è alla base della realizzazione della struttura metallica che circonda e ingloba i volumi residenziali, ospitando la distribuzione orizzontale e verticale, gli spazi esterni agli appartamenti (terrazzi) e le dotazioni per il benessere e la sostenibilità ambientale (serre bioclimatiche, frangisole), come in un organismo vegetale complesso costituito da due entità che collaborano con ruoli ben definiti.
Sia il piano pilotis che il sistema dei terrazzi e degli spazi esterni, condominiali o privati che siano, rispondono alla precisa esigenza di proporre un’esperienza abitativa al passo con le tendenze contemporanee, che vedono nella partecipazione e nella condivisione di spazi e servizi comuni, una caratteristica ormai irrinunciabile, sia per motivi culturali e sociali che a causa di aspetti economici e di sostenibilità.
Se la struttura metallica è caratterizzata da un linguaggio architettonico estremamente contemporaneo, improntato alla leggerezza e alla modularità, i volumi residenziali conservano l’orientamento, le dimensioni, i materiali e le proporzioni degli edifici circostanti.